Arsenale di Venezia

 

L’arsenale  di Venezia  fin ai tempi della Serenissima era il cuore della vita commerciale e della potenza militare della Repubblica. Il primo complesso risale all’inizio del XII secolo, in corrispondenza della Darsena Doge Foller , o Darsena Vecchia: si aggiunsero poi nel seoli il complesso dell’Arsenale Nuovo (1300)e dell’Arsenale Nuovissimo ( 1500) Nel tempo divenne una grandiosa ‘industria’ nel cuore di Venezia: tecnici, operai , artigiani trovano impiego in una struttura ordinaria e all’avanguardia, che consentì una produzione da grandi numeri, via via dotata di nuove infrastrutture.

Nel 1797 , dopo anni di fervido splendore , venne semidistrutto dalle truppe francesi, prima della cessione di Venezia all’Austria con il trattato di campo formio (10 Ottobre 1797). Nei decenni successivi nell’alternarsi della dominazione austriache a francesi, ricominciarono le ricostruzioni e gli ampliamenti. Dal 1866 si perseguì il progetto di rendere l’Arsenale un importante base navale dell’Alto Adriatico. Vennero realizzati nuovi interramenti nella zona della barene a nordest dell’Arsenale Nuovissimo e alla fine del secolo furono varati alcuni colossi della Marina Italiana .

Ma nonostante tutto , nessuno neppure immagina che questo luogo abbandonato per più di mezzo secolo stia producendo una delle più avveniristiche scommesse ingeristi che del nostro tempo, riportando in maniera prepotente quella che era la prima grande industria d’Europa al ruolo che le compete, ossia quello di laboratorio vivo della nuova tecnologia del mare.